Gli obiettivi strategici dell’operazione Dovalue secondo l’AD Franchi
L’operazione Dovalue entra in una fase cruciale con l’acquisizione di Gardant, segnando un momento decisivo per la società quotata al segmento Star. Manuela Franchi, Amministratore Delegato di doValue, ha evidenziato come questa operazione rappresenti un passo fondamentale per “consolidare il mercato italiano” e rafforzare la posizione del gruppo come “operatore all’avanguardia nella gestione del credito”.
Le sinergie dell’operazione Dovalue con Gardant
L’operazione Dovalue si caratterizza per importanti elementi di complementarità strategica. L’integrazione con Gardant porterà alla gestione di circa la metà dei ricavi aggregati del gruppo nel mercato italiano, consolidando significativamente il portafoglio clienti attraverso accordi a lungo termine con Banco BPM e BPER. Un aspetto particolarmente rilevante è l’espansione nel settore degli UTP (Unlikely To Pay) scalari, che permetterà una maggiore diversificazione delle attività.
Struttura finanziaria dell’operazione Dovalue
L’operazione Dovalue prevede un aumento di capitale per un controvalore massimo di 149,72 milioni di euro. Il prezzo di sottoscrizione è stato fissato a 0,88 euro per azione, con uno sconto del 25,78% rispetto al prezzo teorico ex diritto (TERP). L’offerta prevede l’emissione di 170.140.355 nuove azioni, con un rapporto di 35 nuove azioni per ogni 4 diritti di opzione posseduti.
Il supporto degli stakeholder all’operazione Dovalue
Un elemento chiave dell’operazione Dovalue è il forte sostegno ricevuto sia a livello istituzionale che dagli azionisti principali. Fortress, Bain, Elliott e alcuni manager di Gardant si sono impegnati a sottoscrivere circa 82,5 milioni di euro dell’aumento di capitale, mentre la parte restante (circa 67,5 milioni) è garantita dal consorzio bancario che include Mediobanca, Unicredit, Banca Akros e Intesa Sanpaolo.
Innovazione tecnologica nell’operazione Dovalue
L’operazione Dovalue pone un forte accento sull’innovazione tecnologica. Come sottolineato dall’AD Franchi, il gruppo investe costantemente in tecnologia per sviluppare soluzioni avanzate nella gestione del credito. Questo approccio permetterà di offrire servizi all’avanguardia nel settore degli NPE (Non-Performing Exposures), degli UTP e delle Early Arrears.
Piano di integrazione e sinergie dell’operazione Dovalue
L’operazione Dovalue prevede un piano di integrazione immediato, sviluppato con un gruppo di lavoro congiunto. Le sinergie previste sono stimate in circa 15 milioni di euro annui a partire dal 2026. Un elemento distintivo è l’integrazione di Gardant Investor SGR, che gestisce già 715 milioni di euro in fondi alternativi, rafforzando il modello di business asset-light e fee-based del gruppo.
Prospettive future dell’operazione Dovalue
L’operazione Dovalue si inserisce nel Piano Industriale 2024-2026, con l’obiettivo di consolidare la leadership nel Sud Europa. La Franchi ha evidenziato come l’integrazione porterà a una maggiore efficienza operativa, grazie anche all’allineamento culturale tra le due organizzazioni e al supporto di azionisti di prestigio come Fortress, Elliott e Bain Capital.
Tempistiche e modalità dell’operazione Dovalue
Il calendario dell’operazione Dovalue prevede la negoziazione dei diritti di opzione su Euronext Milan dal 25 novembre al 6 dicembre 2024, con possibilità di esercizio fino al 12 dicembre. L’operazione ha già ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie, inclusi i via libera di Banca d’Italia, delle autorità greche e cipriote, del Governo italiano e della Consob.
Impatto sul mercato dell’operazione Dovalue
L’operazione Dovalue rappresenta un punto di svolta nel settore del credit management italiano ed europeo. La combinazione delle competenze di doValue e Gardant creerà un operatore di riferimento nel mercato, con una presenza rafforzata in Italia e una significativa proiezione internazionale, confermando l’impegno del gruppo verso una crescita sostenibile e la creazione di valore per gli azionisti.
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